Privacy Policy “Identità culturali nella Roma Ebraica”: IL RIONE SANT’ANGELO e l’area del TEATRO di MARCELLO | Romana Voli d'Arte

Sabato 26 Aprile, ore 16,30 – Lungotevere de’ Cenci, davanti la Sinagoga

Quota di partecipazione Euro 15,00  comprensiva di  servizio radiocuffie e visita. 

Termine ultimo di prenotazione: giovedì 24 Aprile ore 13,00

La visita sarà condotta da Massimiliano Del Moro, storico dell’arte e guida turistica autorizzata

 Il Rione Sant’Angelo è il più piccolo rione di Roma. Occupa una parte dell’antica Regio IX (Circus Flaminius) di Augusto sulla quale si elevavano monumenti solenni come il Teatro di Marcello, il Teatro di Balbo con la Crypta e il Circo Flaminio. Su tutto, occupa una posizione monumentale il Ghetto, un documento sociale, religioso, umano, storico, un ritaglio della città esposto alla suggestione dei vicoli e dei sentimenti.

Il popolo ebraico è presente a Roma dall’epoca di Pompeo, aumentò sotto Augusto, fino a raggiungere il massimo della conquista sociale ai tempi di Poppea Sabina, moglie di Nerone ed ebrea. Il vero autore del Ghetto fu Paolo IV Carafa che il 14 luglio del 1555 volle separare le abitazioni degli ebrei da quelle dei cristiani, circoscrivendo la zona con cinque “portoni” o “catene” detti della Rua, Regola, Pescheria, Quattro Capi e Ponte, che venivano chiusi la sera. Leone XII ampliò la zona, aggiungendo altri tre “portoni”: quello della Reginella, di un altro tratto di Pescheria e il portone grande di piazza Giudia. Agli ebrei era consentito girare per Roma soltanto di giorno.

Oltre ad Ancona, questa era l’unica località degli Stati Pontifici ove fosse consentito vivere agli ebrei. Pio IX cancellò la sconcezza del “serraglio” togliendo “portoni” e “catene”. Dopo il 1870, con la costruzione dei muraglioni e l’apertura del lungotevere, il Ghetto subì modifiche urbanistiche: scomparvero via della Scuola Catalana, vicolo Capocciuto, vicolo del Pancotto, via della Stufa, via delle Animelle e la pittoresca via della Rua.

Il Teatro Marcello sembra una copia in piccolo del Colosseo che a differenza del Teatro di Marcello fu costruito, però, ben 83 anni dopo. A guardarlo bene non si può non vedere le differenze, quella più evidente è senza dubbio la struttura, il Teatro Marcello ha una struttura semicircolare mentre quella del Colosseo è tonda (anfiteatro).

Il Teatro Marcello è forse il più antico teatro giunto fino a noi. La sua costruzione fu iniziata da Cesare ma terminata da Augusto nell’11a.C. dedicandolo al suo defunto nipote Marcello.

In estate si anima con la manifestazione musicale “I concerti del tempietto” all’interno della quale vengono presentati al pubblico italiano e straniero migliaia di artisti di massimo livello provenienti da Accademie, Scuole Superiori di Musica e Istituti di Cultura.

La Sinagogaconosciuta come il Tempio Maggiore di Roma è una delle più grandi sinagoghe d’Europa, si erge su Piazza delle Cinque Scole e si affaccia sul fiume Tevere. La decisione della costruzione della Sinagoga fu presa da Vittorio Emanuele II dopo l’unità d’Italia nel 1870, quando lo stesso Vittorio Emanuele II concesse la cittadinanza agli ebrei italiani e diede l’ordine di ricostruire il Ghetto di Roma.

 

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